Comprare Italiano per far ripartire l’economia?

Dio salvi il Made in Italy, era lo slogan di un noto imprenditore bolognese che qualche anno fa lanciava un campanello d’allarme nel mondo dell’abbigliamento circa l’importanza di comprare e produrre italiano. Oggi a seguito del corona virus questo claim sembra essere di estrema attualità in quanto in molti pensano che per aiutare il paese ad uscire da questa crisi senza precedenti la soluzione stia anche nel prediligere prodotti italiani a quelli esteri.

E questa convinzione è certificata anche  da un sondaggio condotto ad aprile nell’ambito dell’Osservatorio Coronavirus nato dalla collaborazione tra Swg Area studi Legacoop: secondo le risposte dei cittadini, dice una nota di sintesi, “l’82% degli italiani considera importante acquistare solo prodotti made in Italy per sostenere l’economia nazionale in questa fase di grande difficoltà legata all’emergenza COVID-19”.

Una degli effetti principali della crisi da Corona virus è la contrazione del commercio che secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità si attesterà su un calo del 13-32% a seconda degli scenari. Il rallentamento del commercio mondiale avrà un forte effetto sul Made in Italy e sul suo export, con previsioni di riduzione delle vendite per l’anno in corso sui principali mercati di sbocco quali Germania, Francia, Stati Uniti, Spagna che da soli fanno circa il 40% del nostro export, e sono un riferimento per le Pmi.

Quindi se da un lato i consumatori si sentono pronti a fare delle scelte consapevoli nei propri acquisti come si stanno comportando le imprese italiane?

In molti hanno già  capito che bisogna assolutamente fare delle scelte importanti e tornare a pensare guardando al proprio paese, lo dimostra ad esempio la decisione presa da “Re” Giorgio Armani che ha deciso di spostare le sfilata di Armani Privè da Parigi a Milano. Si spera che la scelta del grande stilista milanese sia di esempio anche per altri perché riportare un certo tipo di movimento nel nostro paese avrebbe degli effetti più che positivi sulla nostra economia.

Altre aziende, invece, consapevoli anche delle restrizioni a cui ancora siamo sottoposti, vogliono “sfruttare” questo rinato senso di patriottismo puntando su campagne di comunicazione che incentivano il consumo fatto in Italia . Alitalia, ad esempio,  ha da pocolanciato pubblicità sui social che promuovono vacanze nel nostro bel paese

Quindi  comprare italiano per uscire dalla crisi? sicuramente il consumatore finale avrà un ruolo fondamentale nella ripresa dei consumi di prodotti italiani ma d’altro canto sia lo stato che le aziende dovranno fare la loro. Il primo proteggendo maggiormente i nostri prodotti e facendo delle scelte che incentivino gli imprenditori locali a non spostarsi con le loro attività in altri paesi, e le seconde dovranno ripensare a tutta una filiera che a seguito della globalizzazione aveva portato le produzioni lontane dall’Italia per un vantaggio economico e talvolta anche a discapito della qualità.

About Fabio Balato

Un passato in diverse aziende dal settore farmaceutico alla moda, oggi ha diversi progetti dal vino con #ilvinodelprofessore, alla creatività con #callmewinston ma soprattutto #cmwlab un network che si dedica all'organizzazione di eventi, marketing e comunicazione. Appassionato di musica , cucina e sempre attento alle novità è convinto che tutti abbiano un'anima coolish e che bisogna solo saperla tirare fuori.

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