L’impatto della crisi sulla povertà tra reddito di cittadinanza e reddito di emergenza

Sono oltre 142mila le richieste tra febbraio e marzo arrivate all’Inps tra reddito e pensione di cittadinanza con un incremento rispetto a gennaio dello stesso anno di circa il 9%. E’ molto probabile che quest’aumento rispecchi i primi effetti delle misure restrittive in vigore per il Covid19, l’acuirsi della crisi renderà necessaria una revisione del sussidio in modo che si possa contrastare l’emergenza in corso. È possibile, infatti, che nei prossimi mesi il numero di richiedenti aumenti. In molti hanno perso il lavoro, altri sono stati sospesi o hanno subìto riduzioni di orario. Le famiglie dovranno fare i conti con l’erosione del reddito, con la cassa integrazione o l’assenza di ricavi da lavoro autonomo.

Le necessarie misure di contenimento del virus determineranno una recessione con una perdita di reddito più o meno marcata per ampi strati della popolazione. E’ in questo contesto che il governo sta pensando di proporre un reddito di emergenza per le persone che sono state o saranno escluse da altre misure. Secondo la ministra Catalfo, nel decreto di aprile 2020 il pacchetto per gli ammortizzatori sociali sarà “intorno ai 25 miliardi”. La cifra, rispetto al decreto precedente, potrebbe essere raddoppiata, perché si è ampliata la chiusura delle attività.
E’ probabile che il reddito di emergenza possa durare qualche mese e affiancarsi alle altre misure già esistenti, prevedendo l’erogazione di un contributo su base familiare con un importo minimo di 400 euro che potrebbe risalire in base ai componenti del nucleo fino ad un tetto massimo di 800 euro. Il via libero definitivo potrebbe arrivare entro fine mese, con l’erogazione del sussidio quindi a maggio.

La platea dei beneficiari è quella di buona parte degli esclusi dalle misure di sostegno del Dl Cura Italia (il lavoro nero – colf e badanti – e altri precari) che otterranno un aiuto monetario sul modello del reddito di cittadinanza quindi con una scala d’equivalenza, per assicurare un importo maggiore ai nuclei familiari con figli rispetto ai single. Si tratta, secondo le stime fornite dal presidente dell’Inps Pasquale Tridico di circa un milione di famiglie, 3-3,5 milioni di persone, con una spesa attorno ai 2 miliardi. Con questi dati è chiaro che l’efficacia di queste azioni dipenderà in larga misura dalla velocità della loro attuazione.

Al momento non ancora si conosce la procedura con la quale fare richiesta per il Reddito di emergenza. Con ogni probabilità, si procederà con un’autocertificazione – per snellire i tempi burocratici – nella quale si dovrà dichiarare di non avere entrate economiche e altri mezzi di sussistenza.

L’accredito del bonus potrebbe avvenire direttamente sul conto corrente, come nel caso dell’indennizzo dei 600 euro per le partita iva, oppure tramite la carta come per il Reddito di cittadinanza

About Mimmo Iavazzo

Specializzato nel settore delle Risorse Umane ho completato la mia formazione nella gestione dei rapporti sindacali. Appassionato di organizzazione aziendale ho maturato esperienza in importanti aziende che operano nel settore HR, prima di occuparmi di politiche attive e relazioni sindacali nelle principali associazioni datoriali. Tifosissimo del Napoli e sempre attento alle evoluzioni poltiche nazionali e internazionali, credo che una leadership democratica sia la chiave di successo di ogni azienda.

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